Articolo Gatti Salute
Un gatto pulito è più sano e più bello freccelunedì 29 ottobre 2012      


Il gatto, generalmente, è animale di casa più di quanto lo sia un cane a anche quando l’ingresso in casa è consentito ad entrambi, molti spazi che per gli amici cani restano preclusi, si spalancano invece al gatto come terreno di conquista. Il cane, tutt’al più  si acciambella sulla sua poltrona preferita, ma ben difficilmente ha l’accesso al letto, mentre invece il gatto,  grazie alla sua agilità e al suo minor peso è ovunque. Una ragione in più perché si presti cura e attenzione alla sua salute e alla sua pulizia. Salute e pulizia, infatti, si riflettono direttamente sulla bellezza del gatto, oltre che al suo stato di salute.
Il gatto è un animale pulito, affermano in molti, ma  non è sufficiente che il gatto si rechi con regolarità nella sua cassetta con lettiera assorbente e profumata e non basta nemmeno che con cura certosina si lecchi le zampe, si lisci e si riordini il pelo. Il gatto deve essere pulito periodicamente con regolarità, impegno e perizia. Pur essendo abbastanza autonomo da poter badare a se stesso, egli è affidato alle nostre cure e queste devono essere precise e puntuali.

Cosa fare e quando
Il fatto stesso di ritrovare per casa una infinità di peli, vuol dire che non si è avuta sufficiente cura del l’amico felino. Il gatto deve essere lavato almeno una volta l’anno, meglio due,  evitando i periodi dell’anno caratterizzati da tempo inclemente. Inoltre, il gatto deve essere spazzolato tutti i giorni, ma se non si tempo per farlo, cosa decisamente poco probabile, spazzolarlo almeno a giorni alterni. Quando invece il gatto che èp entrato a far parte della famiglia è di quelli a pelo lungo, è bene sapere che tra il padrone di casa, la spazzola e il gatto dovrà nascere e mantenersi nel tempo un legame quotidiano pressoché indissolubile.

Perché spazzolare il gatto
Anche se il gatto impiega buona parte del suo tempo nella cura del proprio mantello è inevitabile che questo si sporchi e soprattutto si riempia di polvere. Una delle funzioni della spazzolatura è proprio quella di mantenere costante nel tempo  la pulizia del mantello e della cute.
La spazzolatura consente di attuare un controllo molto attento dei parassiti eventualmente presenti e non invasivo come approccio, solitamente non tollerato dai mici dotati di una spiccata personalità. La spazzolatura inoltre consente di controllare lo stato di salute della cute in quanto il pelo potrebbe nascondere ferite anche di una certa importanza, non rare in gatti che escono di casa e gironzolano nei dintorni, dove potrebbero fare degli incontri pericolosi.
Non tutti i gatti si abituano di buon grado alla spazzola e per questa ragione è bene iniziare sin da subito, soprattutto se sono arrivati in casa molto piccoli, mescolando la spazzolata al gioco e alle coccole.

La lingua del gatto è una spazzola naturale

La lingua del gatto è dotata di piccole sporgenze ricolte all’indietro che la rendono una spazzola a tutti gli effetti. Una lingua così strutturata serve a rimuovere ed allontanare il pelo morto che rappresenta, per il mantello e la sua funzionalità, una tara da eliminare.  Il pelo però viene in parte inevitabilmente ingerito e una volta giunto nello stomaco può formare delle vere e proprie pallottole di pelo che possono essere espulse con le feci ma per lo più vengono rigurgitate, ma possono anche rivelarsi un problema non trascurabile.
Maggiore sarà la quantità di pelo rimossa con la spazzola, minore sarà quella che alla fine il gatto potrà ingerire, perché in tutti i casi lui provvederà lo stesso alla sua spazzolata tradizionale.

I ferri del mestiere
Il mercato offre una gran quantità di accessori per la spazzolatura del gatto anche se poi alla fine tutte si riportano a tipologie standard. Quando si acquista uno strumento per la pulizia, questo va rapportato alle dimensioni del gatto, cosa essenziale per poter  poi effettuare un lavoro fatto bene.
Il guanto si trova in moltissime versioni diverse. Può essere liscio o con peduncoli di gomma, può avere il palmo in pelle scamosciata o in tessuto. Serve essenzialmente per gatti a  pelo corto, dove non sia richiesta un’azione profonda, o solo per la rifinitura finale quando si vuole conferire lucentezza al mantello. In questo caso possono andare bene anche una  pezza di seta o in pelle scamosciata.
La spazzola, poi, è lo strumento base, e deve essere in materiale diverso in relazione al mantello. Si consiglia ruvida in setola per i gatti a pelo lungo e con i denti di gomma per quelli a pelo corto. Le setole, indipendentemente dal materiale e dalla foggia prescelta,  devono essere in grado di affondare nel mantello e di scorrere e non semplicemente scivolarvi sopra.

Il pettine in denti di metallo può essere a denti fitti p a denti larghi. Per i gatti a pelo corto andrà benissimo il primo, mentre per quelli a pelo lungo dovranno essere utilizzati entrambi in successione.
Il cardatore serve a rimuovere efficacemente il pelo morto. Si tratta di una spazzola di piccole dimensioni con denti lunghi e lisci di metallo leggermente ripiegati nella parte terminale, innestati in una superficie di gomma, così da essere molto elastici.

©  RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il gatto è un animale pulito, affermano in molti, ma  non è sufficiente che il gatto si rechi con regolarità nella sua cassetta con lettiera assorbente e profumata e non basta nemmeno che con cura certosina si lecchi le zampe, si lisci e si riordini il pelo. Il gatto deve essere pulito periodicamente con regolarità, impegno e perizia. Pur essendo abbastanza autonomo da poter badare a se stesso, egli è affidato alle nostre cure e queste devono essere precise e puntuali.

Cosa fare e quando
Il fatto stesso di ritrovare per casa una infinità di peli, vuol dire che non si è avuta sufficiente cura del l’amico felino. Il gatto deve essere lavato almeno una volta l’anno, meglio due,  evitando i periodi dell’anno caratterizzati da tempo inclemente. Inoltre, il gatto deve essere spazzolato tutti i giorni, ma se non si tempo per farlo, cosa decisamente poco probabile, spazzolarlo almeno a giorni alterni. Quando invece il gatto che èp entrato a far parte della famiglia è di quelli a pelo lungo, è bene sapere che tra il padrone di casa, la spazzola e il gatto dovrà nascere e mantenersi nel tempo un legame quotidiano pressoché indissolubile.

Perché spazzolare il gatto
Anche se il gatto impiega buona parte del suo tempo nella cura del proprio mantello è inevitabile che questo si sporchi e soprattutto si riempia di polvere. Una delle funzioni della spazzolatura è proprio quella di mantenere costante nel tempo  la pulizia del mantello e della cute.
La spazzolatura consente di attuare un controllo molto attento dei parassiti eventualmente presenti e non invasivo come approccio, solitamente non tollerato dai mici dotati di una spiccata personalità. La spazzolatura inoltre consente di controllare lo stato di salute della cute in quanto il pelo potrebbe nascondere ferite anche di una certa importanza, non rare in gatti che escono di casa e gironzolano nei dintorni, dove potrebbero fare degli incontri pericolosi.
Non tutti i gatti si abituano di buon grado alla spazzola e per questa ragione è bene iniziare sin da subito, soprattutto se sono arrivati in casa molto piccoli, mescolando la spazzolata al gioco e alle coccole.

La lingua del gatto è una spazzola naturale

La lingua del gatto è dotata di piccole sporgenze ricolte all’indietro che la rendono una spazzola a tutti gli effetti. Una lingua così strutturata serve a rimuovere ed allontanare il pelo morto che rappresenta, per il mantello e la sua funzionalità, una tara da eliminare.  Il pelo però viene in parte inevitabilmente ingerito e una volta giunto nello stomaco può formare delle vere e proprie pallottole di pelo che possono essere espulse con le feci ma per lo più vengono rigurgitate, ma possono anche rivelarsi un problema non trascurabile.
Maggiore sarà la quantità di pelo rimossa con la spazzola, minore sarà quella che alla fine il gatto potrà ingerire, perché in tutti i casi lui provvederà lo stesso alla sua spazzolata tradizionale.

I ferri del mestiere
Il mercato offre una gran quantità di accessori per la spazzolatura del gatto anche se poi alla fine tutte si riportano a tipologie standard. Quando si acquista uno strumento per la pulizia, questo va rapportato alle dimensioni del gatto, cosa essenziale per poter  poi effettuare un lavoro fatto bene.
Il guanto si trova in moltissime versioni diverse. Può essere liscio o con peduncoli di gomma, può avere il palmo in pelle scamosciata o in tessuto. Serve essenzialmente per gatti a  pelo corto, dove non sia richiesta un’azione profonda, o solo per la rifinitura finale quando si vuole conferire lucentezza al mantello. In questo caso possono andare bene anche una  pezza di seta o in pelle scamosciata.
La spazzola, poi, è lo strumento base, e deve essere in materiale diverso in relazione al mantello. Si consiglia ruvida in setola per i gatti a pelo lungo e con i denti di gomma per quelli a pelo corto. Le setole, indipendentemente dal materiale e dalla foggia prescelta,  devono essere in grado di affondare nel mantello e di scorrere e non semplicemente scivolarvi sopra.

Il pettine in denti di metallo può essere a denti fitti p a denti larghi. Per i gatti a pelo corto andrà benissimo il primo, mentre per quelli a pelo lungo dovranno essere utilizzati entrambi in successione.
Il cardatore serve a rimuovere efficacemente il pelo morto. Si tratta di una spazzola di piccole dimensioni con denti lunghi e lisci di metallo leggermente ripiegati nella parte terminale, innestati in una superficie di gomma, così da essere molto elastici.

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